PrimaPagina Pregare Partecipare Il tempo del Trecentesimo
È con gioia che annunciamo l’inizio delle celebrazioni di un evento significativo della nostra parrocchia. Il 30 ottobre 2012 saranno 300 anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale dell’Assunta.
Vivremo in realtà un intero anno costellato di iniziative, incontri, celebrazioni, feste. Sarà un modo per riscoprire la storia che è passata dentro le mura della nostra chiesa parrocchiale: storia di persone, di volti, di gioie e di pianti, di fede e di ricerca, di amicizia e di servizio, di parole, canti suoni e di silenzio, di entusiasmi e delusioni, di amore e di lavoro. Una storia che ci precede, che certamente proseguirà oltre noi, ma che oggi interpella noi, qui e adesso. Cercheremo di riscoprire una storia di fede che nella chiesa si è manifestata attraverso l’arte, i dipinti, le immagini. Storia di fede intrecciata con la vita quotidiana: il mare, la campagna. Un ricordare non per restare rivolti indietro, ma per trovare stimoli nuovi per portare oggi la fede dentro la nostra vita convulsa e incerta.
Vorremmo che questo anno ci aiutasse a volere più bene alla Chiesa, al popolo di Dio radunato nell’unità attorno al successore di Pietro, il Papa, e ai successori degli Apostoli, i Vescovi, il nostro Vescovo. Vorremmo poter scoprire nel susseguirsi dei tempi e dei giorni la nostra responsabilità e la grazia di essere chiesa in questo nostro tempo.
Le celebrazioni feriali o festive ci accompagneranno e ci arricchiranno del Pane della Parola e del Pane eucaristico perché possiamo farci noi pane per la vita degli altri. Ci piacerebbe che questo anno facesse gustare di più la gioia dell’essere insieme. Non è un fatto scontato che i cristiani possano vivere insieme, possano liberamente incontrarsi, pregare. È una grazia forse dimenticata.
Sentite e meditate cosa scrive San Cesario di Arles (470-543)
«Se dunque, o carissimi, vogliamo celebrare con gioia il giorno natalizio della nostra chiesa, non dobbiamo distruggere con le nostre opere cattive il tempio vivente di Dio. Parlerò in modo che tutti mi possano comprendere: tutte le volte che veniamo in chiesa, riordiniamo le nostre anime così come vorremmo trovare il tempio di Dio. Vuoi trovare una basilica tutta splendente? Non macchiare la tua anima con le sozzure del peccato. Se tu vuoi che la basilica sia piena di luce, ricordati che anche Dio vuole che nella tua anima non vi siano tenebre. Fa’ piuttosto in modo che in essa, come dice il Signore, risplenda la luce delle opere buone, perché sia glorificato colui che sta nei cieli. Come tu entri in questa chiesa, così Dio vuole entrare nella tua anima. Lo ha affermato egli stesso quando ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò».
don Claudio e don Mimmo