PrimaPagina Partecipare Il tempo del Trecentesimo
Sabato 5 novembre alle 16 si è tenuta la visita guidata della nostra chiesa, grazie alla preziosa collaborazione della Professoressa di Storia dell’Arte Anna Maria Anfosso.
L’iniziativa è soltanto la prima di numerose che avranno luogo durante tutto un anno dedicato al trecentesimo anniversario della consacrazione della nostra Parrocchia (30 ottobre 1712 – 30 ottobre 2012).
La Professoressa Anfosso, durante la visita, ha messo in evidenza la bellezza e l’importanza del patrimonio artistico custodito nella chiesa, parlando della storia della nostra Parrocchia a partire dalle prime notizie sul nucleo originario, risalente con tutta probabilità al IV o V secolo.
Ha spiegato poi le due importanti modifiche architettoniche, avvenute in epoca romanica e barocca, fino a citare gli ultimi arricchimenti artistici del primo novecento, che hanno reso la chiesa così come oggi appare.
Che la chiesa dell’Assunta avesse un ruolo di rilievo sul territorio circostante già in origine, è testimoniato dal suo nome; di fatti soltanto le chiese importanti erano dedicate alla Madonna dell’Assunta. Com’era consuetudine nei primi secoli del cristianesimo, la chiesa fu edificata per soppiantare un centro politico e amministrativo pagano di forte influenza, quello dei Veiturij.
In epoca romanica l’influenza della chiesa non cessò, anzi nel 1150, all’Assunta fu attribuito il titolo di Pieve; essa aveva un ricovero per i pellegrini ma, soprattutto, qualche anno dopo, nel 1175, diveniva sede del Collegio Canonicale e, nel 1272, era l’unica in Italia a possedere una scuola pubblica che poteva vantare ben nove volumi.
La nostra Parrocchia era dunque un importante centro politico-religioso ma anche un luogo che irradiava cultura e dava ricovero al corpo e allo spirito.
E’ durante la riedificazione d’epoca barocca, iniziata nel 1688 e conclusasi nel 1712, che la chiesa fu arricchita delle numerose opere artistiche di pregio che conserva tuttora.
Sempre in questo periodo furono fatti costruire gli altari laterali con funzione decorativa, tre dei quali vennero dati in concessione perpetua alle corporazioni attive sul territorio: quella dell’Oratorio, dei pescatori e degli agricoltori.
Anche il soffitto con volta a botte testimonia l’illustre passato vissuto dalla Parrocchia. L’affresco, iniziato nel 1914, rappresentante la Madonna protetta da Dio e circondata da S. Ambrogio, S. Erasmo e S. Martino, vuole riaffermare il ruolo primario della chiesa dell’Assunta sulle Parrocchie limitrofe (dedicate appunto ai tre Santi) in un periodo in cui la nostra chiesa stava per perdere il titolo di Pieve.
Naturalmente la Professoressa Anfosso ha descritto molto più dettagliatamente ciò che qui si è cercato di riassumere. Notizie più approfondite si possono trovare sul depliant stampato per il trecentenario e disponibile in Parrocchia.
Una cosa importante, rilevata dalla docente, è che durante la sua storia, la Parrocchia è stata diverse volte depredata, profanata e distrutta, ma la comunità unita ha sempre reagito superando gli eventi negativi e dimostrando una tenace voglia di rinascere, rendendo ogni volta sempre più bella e preziosa la casa del Signore. Dobbiamo ringraziare la Professoressa Anfosso perché, dopo il suo intervento, non potremo più entrare nella nostra chiesa ritenendola soltanto molto bella, ma saremo in grado di vederla da una diversa prospettiva, sapendo che essa rappresenta la testimonianza tangibile dell’attenzione per l’arte, per la cultura, per la spiritualità e, non ultimo, per il territorio da parte delle comunità che ci hanno preceduto.
Ciascuno di noi non potrà che sentirsi chiamato in causa: abbiamo ricevuto in eredità un “tesoro”, la nostra chiesa, ed ora noi abbiamo il privilegio e il dovere di preservarlo per le generazioni future.
Piera