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Lettera di saluto di don Claudio alla Comunità di Prà Palmaro
Eccoci arrivati al momento di salutarci.
Come sapete, dopo dieci anni di servizio nella Parrocchia dell’Assunta di Pra Palmaro, il Vescovo mi ha chiesto di trasferirmi nella Parrocchia di San Rocco di Vernazza…
A scanso di equivoci…Vernazza delle Cinque Terre è un’altra cosa. La parrocchia è tra San Martino e Borgoratti.
Tanti i ricordi, tanti i momenti vissuti insieme. Soprattutto tanti volti incontrati, tante storie condivise o magari solo incrociate, ma comunque preziose.
Il saluto è anzitutto un Grazie a Dio per questo tempo passato con voi. Ci sono stati momenti belli, felici, situazioni difficili, motivi di preoccupazione, di tensione, slanci di bene, di speranza: insomma la fatica e la bellezza del vivere insieme.
Si affollano alla mia mente e nel mio cuore tante cose: l’Eucarestia celebrata e adorata, le confessioni, il catechismo, i gruppi famiglia, i bambini, i poveri, i malati e gli anziani, i ragazzi, i giovani, le famiglie colpite dal lutto o rallegrate da una nascita o i giovani uniti in matrimonio.
Come non ricordare alcuni eventi particolari vissuti insieme. Il pellegrinaggio in Terra Santa impresso nella mente e nel cuore di chi ha partecipato; il 300° anniversario di consacrazione della nostra splendida Chiesa parrocchiale; le Feste dell’Assunta, il Pellegrinaggio all’Acquasanta, le commoventi celebrazioni del Triduo Pasquale, la Novena dei morti con la grande partecipazione tutti gli anni alla messa nel cimitero, il restauro del nostro Organo e della statua dell’Ecce Homo, l’adorazione settimanale portata avanti tutti i giovedì dell’anno da dieci anni, l’ordinazione sacerdotale di don Luca Livolsi nostro parrocchiano e tanta altre cose che non possono essere tutte ricordate in queste righe.
Non posso certamente dimenticare che con voi ho festeggiato il 25° di sacerdozio nel 2014.
Il grazie, però, è anche per il quotidiano, per i giorni feriali: vera “terra santa” dove Dio ci aspetta, ci precede.
Certo un Grazie a chi si è reso disponibile in tanti servizi, soprattutto grazie a chi lo ha fatto con fedeltà e nel silenzio senza mettersi in mostra, ma il pensiero corre alla gente, a chi ho incontrato per strada o al supermercato o dal medico o in tante occasioni e spazi non necessariamente religiosi.
Grazie alla preghiera di tanti, grazie a Dio per gli esempi di fede gigante e carità eroica e speranza tenace visti nella vita di persone e famiglie, anche in quelle non necessariamente “di chiesa”.
Ho cercato di “STARE CON VOI ”.
L’ho fatto come ne sono stato capace, certo con tanti limiti, con il mio carattere. Ma non è così per tutti quanti?
Un pensiero mi ha sempre accompagnato e mi è molto caro tanto da averlo scelto come frase nell’immagine ricordo della mia ordinazione sacerdotale: Gesù deve crescere, io invece diminuire.
San Giovanni Battista dice così di se stesso. Ne sono convinto: il trasferimento fa capire a noi preti se abbiamo creato degli adepti o se abbiamo cercato di formare dei figli di Dio, se abbiamo, cioè, legato le persone a noi o le abbiamo indirizzate e legate a Gesù Cristo Ed è questo, solo questo, che dobbiamo fare!
Prendo in prestito da San Paolo un pensiero che aiuta tutti quanti a comprendere questo momento di passaggio.
Scrive l’Apostolo ai cristiani di Corinto:
Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere.
Don Claudio va, don Paolo viene, ma è Dio che fa crescere.
Certo dieci anni non sono uno scherzo. Capisco e accetto con gratitudine e commozione i saluti e gli abbracci di questi giorni. Anche in me non mancano sentimenti forti di emozione, gratitudine, attesa per il nuovo.
Il vostro cuore sia da subito rivolto a don Paolo. Offritegli amicizia, sostegno, collaborazione. Lo stesso fate con don Emanuele.
Chi ha qualche servizio lo porti avanti con ancora maggiore impegno: è il regalo più bello che potete farmi.
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Saluterò la Parrocchia DOMENICA 16 ottobre nella Messa delle ore 10.
I legami che sono nati in questi anni avranno sempre un posto nel mio cuore e vi chiedo di pregare ancora per me come io farò per voi.
Don Claudio
Preleva la lettera di saluto di Don Claudio (.pdf – 352 Kbyte).
DOMENICA 16 OTTOBRE NELLA MESSA DELLE ORE 10
DON CLAUDIO SALUTA
LA COMUNITA’ di PRA – PALMARO
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NON CI SARA’ LA MESSA DELLE 11.30